mercoledì 29 luglio 2009

Ingegnoso trucco per chi fa i Remix

Una delle difficoltà apparentemente insormontabili in cui mi sono imbattuto quando ho provato a cimentarmi nella produzione di remix musicali, è stata ovviamente quella di riuscire a isolare il cantato del pezzo originale (su cui poi costruire un remix credibile). Ovviamente, non avendo una produzione alle spalle che mi potesse fornire le tracce separate, ho dovuto ingegnarmi inventando il cosiddetto demix.

Definivo demix quel processo propedeutico atto appunto a raccogliere qualcosa che si avvicinasse il più possibile al cantato originale di un pezzo, senza l'accompagnamento strumentale. Messa a punto una tecnica di demixing che definirei ingegnosa (e che illustrerò di seguito), mi è venuto un lampo: se è vero che nel 99% dei casi un remix è una versione dance di un pezzo musicale più o meno famoso non appartemente strettamente al genere, è possibile ipotizzare che demix sia la versione non-dance di un pezzo nato dance. Prodigio, ma racconterò di questo in altro post!

Veniamo ora alla tecnica di demixing pura.

Ricetta di demixing

Fondamentale è la scelta del pezzo, poichè esso deve possedere alcuni requisiti fondamentali per poter essere demixato credibilmente:

1) deve possedere la strofe che si intende utilizzare come "base" del remix eseguita sia con il cantato sia solo strumentale (anche se detto così può sembrare un requisito raro, ci si accorgerà che spesso una strofe è introdotta da quattro o otto battute della sua versione strumentale)

2) alternativamente al punto 1, si scelga un pezzo che sia un singolo: assai sovente nei cd dei singoli viene venduta anche la versione strumentale

3) il pezzo non deve essere troppo casereccio come esecuzione: sconsigliati i gruppi indie, semi-sconosciuti, low-budget

4) se il pezzo di partenza è elettronico e poco suonato, il risultato è garantito.

Ingredienti:
- 1 sound editor di buona qualità (io uso l'intramontabile Sound Forge, ex Sonic Foundry ora Sony)
- il .wav del pezzo da demixare (più eventuale wav del corrispettivo solo strumentale, nel caso lo possediate)
- dosi industriali di pazienza

Preparazione:

Se non possedete il pezzo intero senza cantato:

Isolate dal vostro wav la strofe di cui intendete isolare il cantato, assicurandovi che esista almeno un'esecuzione di tale strofe senza il cantato. Siate precisi nell'isolarla: si deve ottenere un onda che inizi precisamente con il primo quarto della prima battuta della strofe e finisca con l'ultimo quarto dell'ultima battuta (se il tempo è in quarti). Isolate, successivamente, anche la stessa strofe eseguita senza il cantato (per eccesso, non siate troppo precisi questa volta nei tagli dell'onda).

Zoommate entrambe le onde: nella seconda dovete cercare di trovare il millisecondo esatto corrispondente al taglio della prima. Come fare? Consiglio di prendere come riferimento un picco significativo: un colpo di cassa (che normalmente avviene sempre al primo quarto di una battuta)la cui forma d'onda è caratterizzata da un'ampio seno (dovuto alle basse frequenze) ed è sporcato dalla punta della cassa (cioè da sottili zigrinature dovute alle alte frequenze della punta) è l'ideale perchè molto riconoscibile. Individuato il punto invertite l'onda in frequenza: l'inversione dell'onda trasforma i picchi positivi in picchi negativi. Il risultato dell'onda invertita è qualcosa del genere:




A questo punto sovrapponete l'onda invertita (strumentale) nella posizione esatta con l'onda originale eseguendo un mix al 100% di ampiezza. In questo modo dovreste riuscire a "sottrarre" gli strumenti dalla voce. Non scoraggiatevi se non riesce subito: non riesce mai alla prima. Se la sovrapposizione non è più che esatta, anzichè sottrarre strumenti li aggiungete (creando un bel casino). Provate con posizioni via via crescenti (o decrescenti) un millisecondo alla volta: troverete senz'altro il punto in cui la sovrapposizione d'onda va a sottrarre frequenze dal campione originale. Cosa rimane? Ciò che non avete sottratto, ovvero il cantato.

Se possedete il pezzo intero senza cantato: il gioco è semplicissimo! Sottraete il pezzo non cantato e reversed alla traccia originale (sempre molto precisamente e con vari tentativi di posizionamento: non fatevi ingannare, anche se il pezzo sembra identico non lo è mai. A volte parte qualche millisecondo prima a volte dopo). Otterrete solo le voci di TUTTO il pezzo, se la versione non cantata è la fedele riproduzione di quella cantata.

Il risultato globale varia da pezzo a pezzo: quasi mai otterrete la voce PURA e SEMPLICE. Un po' di noise di fondo rimane sempre; rimane meno se il pezzo in questione è molto elettronico e poco suonato (i pattern molto più precisi) e se non ha subito processi di masterizzazione molto compressi (la compressione genera modificazioni del suono nel suo complesso, sicché le tracce separate mixate si influenzano l'una con l'altra e la sottrazione non può essere precisa).

Ottenuta la voce potete fare il vostro remix.

4 commenti:

  1. Mumble...che forse è il nuovo blog di Kotekino, che si è fatto sfuggire un referer di troppo? :)

    RispondiElimina
  2. cavoletti, sembra un procedimento complicato...

    RispondiElimina
  3. Forse è solo mal spiegato, ma in realtà presa la mano diventa un giochetto ;)

    RispondiElimina