venerdì 31 luglio 2009

Siti oggettivamente utili e siti che dovrebbero esserlo ma non ci riescono, le mie "Top 5"

Ecco quelli utili, in ordine di utilità/frequenza di utilizzo:

1) google.com: uso internet, quindi uso google. Voto 10.
2) wikipedia.com: non ho voglia di sfogliare pesanti ancorchè autorevoli pagine cartacee per reperire semplici informazioni per recuperare le quali non serve tutta questa autorevolezza. Quindi uso wikipedia.com. Voto 9.
3) booking.com: viaggio spesso, ho la carta di credito e non amo telefonare nè chiedere informazioni. Quindi uso booking.com. Voto 9.
4) ebay.com: ho la carta di credito, ho 800 mila interessi e detesto fare shopping (io devo camminare molto velocemente, se no mi stanco: camminando velocemente non riesco a fare shopping con la dovuta attenzione). Quindi uso ebay.com. Voto 8.
5) experts-exchange.com: sono un programmatore della domenica. Quindi ho bisogno che qualcuno abbia i miei stessi problemi e qualcun'altro glieli risolva. E io, senza chiedere niente, scopiazzo. Ho la carta di credito, quindi uso experts-exchange.com. Voto 8.

E fin qui tutto facile. Chiaramente dipende dagli interessi di ciascuno, ma il concetto credo sia comune a chiunque: grazie a questi siti faccio quello che mi interessa, sono facili e intuitivi da usare, non mi perdo in miriadi di astrusi menu e sottomenu.

E ora veniamo a quei siti che userei volentieri, ma che mi frustrano ogni qualvolta io cerco di utilizzarli. A volte sono costretto ad usarli, ma tendenzialmente lo devo fare con qualche antiacido a disposizione per evitare fastidiose ulcere.

Ed ecco quindi quelli che sarebbero utili ma che risultano inutilizzabili, in ordine inverso di fastidio:

5) microsoft.com: capisco che microsoft sia grandicella e un filino complessa e che più che parlare di sito, stiamo parlando di immensa web farm! Ma l'ordine e la facilità di utilizzo sono un'altra cosa. Più gerarchia, meno cambiamenti, più indici! Meno effetti speciali! Meno pubblicità (ma davvero, signora Microsoft, hai bisogno di farti pubblicità nei confronti di qualcuno che è appena atterrato sul tuo sito volontariamente?!?). Voto 6-
4) paypal.it: ebbene sì. Certo il gateway di pagamento è comodo è utile (e lo uso) ma appena provi a fare qualcosa che non sia pigiare il pulsante con scritto PAGA diventi letteralmente matto: popup ajax con promozioni varie, richieste d'attenzioni, fuffa varia. Menu confusi. Link ciechi o, peggio ancora, invertiti (uno crede di scaricarsi l'SDK di un prodotto e scarica quello di un altro prodotto!). Roba da matti! E poi l'inguaribile tendenza a voler proporre messaggi di marketing a qualcuno che non vuole altro che accedere alla soluzione operativa perchè non ha bisogno di essere convinto di un prodotto ma semplicemente lo vuole utilizzare. Ma se io voglio vendere qualcosa dal mio sito, che bisogno ho di passare invariabilmente attraverso le pagine che mi spiegano quale soluzione è la migliore, bla bla bla, come fidelizzo il cliente, cosa fa per me. Lo so già: voglio solo utilizzare le API per l'express checkout! Niente da fare, giro e rigiro come un povero roditore nella ruota e, solo dopo eoni spesi inutilmente ad arricchire la history del mio browser, ottengo quello che voglio. Un po' meglio il sito internazionale, paypal.com, ma la risma è quella. Voto 5.
3) fastweb.it: niente da fare, non capiscono. Un sito di telefonia/internet providing ti deve spiegare come fare cosa. Il servizio lo vendete già, o stolti! Si chiama telefonia e internet provinding. Non è necessario essere un grande portale di informazione (oltre al fatto che i portali di informazione non servono assolutamente a nulla). Non voglio vedere Valentino in ogni menu, voglio accedere al portale clienti e utilizzarlo con un pannello di controllo chiaro (cambia ogni settiamana). Voglio vedere il tracking del mio ticket. Voglio conoscere il pacchetto offerte attraverso una visione analitica: elenchi servizi, prezzi, procedure! Voglio customizzarmi il servizio! E voi credete che il portale aziendale sia meglio? Voto 4.
2) posteitaliane.it: pensate che bello un paese dove la monopolista compagnia nazionale di posta offrisse un bel portale in grado di mettere l'utente (colui che paga, eh? mica l'accattone di turno) nelle condizioni di informarsi ordinatamente su quello che la compagnia stessa gli offre, di monitorare i pacchi che spedisce o riceve, di accedere al servizio clienti facilmente e senza interminabili attese. Beh, quel paese non è l'Italia e quella compagnia non è Poste Italiane. Mi innervosisco solo a parlarne, quindi per la recensione consiglio quanto segue: spedite un pacco in Francia, fatevene spedire uno dal Giappone, cercate di scoprire in quali e quanti modi può essere spedita una missiva in Perù e inoltrate una richiesta di informazioni al servizio clienti. Dopodichè servitevi di posteitaliane.it per supportarvi nella azioni che vi ho suggerito e in cuor vostro avrete una perfetta recensione. Voto 3
1) tim.it: la barzelletta di internet. Prendi il casino di fastweb, moltiplicalo per 1000 e sostituisci valentino con qualche bonazza con le tette grosse. Voto 0.

8 commenti:

  1. Io a "experts-exchange.com" preferisco "espertsexchange.com". Aspetta che lo scrivo con le maiuscole: ExpertSexChange. Ah, Ah!

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  2. Ah-Ah-Ah! Ma porco unix, che umorismo del menga :P

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  3. Non conoscevi questo?
    http://blog.dreamhosters.com/2006/07/26/top-10-worst-domain-names/
    "speedofart" è forse il mio preferito!

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  4. beh effettivamente è clamoroso ma anche "molestationnursery" e "powergenitalia" non scherzano

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  5. Se ti piace experts-exchange, mi permetto di consigliarti stackoverflow.com :)

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  6. StackOverflow mi ha risolto un problema contro il quale inveivo da giorni. Joril, ti devo una biretta.

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  7. StackOverflow rulla non poco. Ti devo una birretta pure io, Joril :)

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