martedì 11 agosto 2009

Fender® Toronado 98-03

Il modello primigenio della Fender Toronado (il cui esemplare raffigurato nella foto, è stato da me acquistato nel 2002, se non ricordo male) è stato prodotto dal 1998 fino al 2003. Non parlerò dei modelli delle successive produzioni, 2004 e 2006, giacchè non ne ho mai provato alcun esemplare.
Tastiera: 24 3/4"
Pick-ups: fender atomic humbuckers
Corpo in pioppo, manico in acero e tastiera in palissandro
Produzione: Messico
Serie: Mexican Deluxe Serie
Diciamo che si tratta di una Fender del tutto particolare, dal momento che la popolare casa americana ci ha abituato ad altri consueti standard: manico più lungo, prevalenza di pickup single coil, suoni cristallini. Al contrario i punti di forza di questa chitarra sono una discreta potenza garantita dagli humbuckers, un suono molto più "sordo" ed adatto a ritmiche dall'overdrive in su, una netta smorzatura delle frequenze alte. Tutt'altro che versatile, le combinazioni di pickup sono nominalmente 3 (ponte, manico, entrambi) ma producono di fatto due timbriche tipiche: la posizione al ponte offre un meraviglioso suono caratterizzato dalle frequenze medio-alte molto potenti, le basse di supporto e le alte di fatto inesistenti; la posizione al manico (e la sua gemella con entrambi i pickup) offrono frequenze basse in grande quantità (una forte distorsione crunch e le ritmiche stoppate in queste configurazioni sono eccellenti), frequenze medie molto attenuate e una certa "punta" (maggiore nella configurazione al manico) ottima negli assoli puliti un po' blues-eggianti o jazzati.
Il timbro particolare, comunque, non rinuncia ad una certa "fenderità" (concetto difficile da spiegare, se non si sono ascoltate decine di chitarre della suddetta marca) esaltata enormemente (specialmente con suono nasale del pickup al ponte) se accoppiata al più fedele amico della Toronado: il clamoroso AD30 della Orange. La grande dinamica dell'Orange, inoltre, esalta la tendenza della Toronado a distorcere lievemente nel caso si suoni "calcando la mano" e si aumenta, con la pennata, la dinamica di esecuzione: la naturale distorsione della Toronado diventa lievemente crunch grazie alla naturale distorsione dell'AD30 a dinamiche spinte e il risultato è un vero piacere per le orecchie.
Infine l'estetica vintage (le forme sinuose stile jazzmaster o jaguar, il battipenna madreperla, i controlli di tono essenziali) e il grande impatto sonoro di questa chitarra la rendono veramente impagabile nelle prestazioni live (anche perchè la pulizia del suono non è certamente il suo punto di forza).

2 commenti:

  1. Mi aspettavo anche qualche esempio dei suoni (anche perche`, non essendo chitarrista, non rende immediatamente il senso, con le sole parole, per quanto ottimamente stese!)

    Una prece per Les Paul, nel frattempo! :(

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  2. Provvederò quanto prima, appena capisco come uploaddare multimedia decentemente sull'arcabanco di Blogger :)

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